Descrizione: |
Questo incantesimo deve essere lanciato su un topazio.
Quando il lancio è completo, la pietra inizia a risplendere di una
luce interna. La gemma deve essere immediatamente lanciata ad
un nemico, poiché si arroventa rapidamente e non può essere
tenuta in mano (l'incantesimo e il lancio della pietra accadono
simultaneamente nello stesso round). Il sacerdote non può
passare la pietra a un altro personaggio. |
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La pietra può essere lanciata fino a 27 m. Il sacerdote deve
effettuare un normale tiro per colpire, con un bonus di +3, e non
subisce penalità per il fatto di non possedere la capacità adatta.
Inoltre, la gemma incandescente viene considerata un'arma +3
per determinare se una creatura può essere colpita (le creature
colpite solo da armi magiche, per esempio, possono essere
ferite dalla pietra). Comunque, non riceve bonus ai danni. |
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Quando colpisce, la gemma avvampa in un lampo luminoso
che infligge 6d6 danni da ustione e acceca la vittima per 1d6
round. Quest'ultima ha la possibilità di effettuare un tiro-salvezza
contro incantesimi. Se lo supera, i danni subiti vengono
dimezzati e la vittima non rimane accecata. Le creature non morte
subiscono 12d6 danni e rimangono accecate per 2d6 round (se
applicabile) se falliscono il tiro-salvezza. Se invece lo superano
subiscono 6d6 danni e vengono accecate per 1d6 round. |
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Se la gemma manca il suo bersaglio, esplode
immediatamente, provocando 3d6 danni (oppure 6d6 contro non morti) a
tutte le creature che si trovano in un raggio di 90 cm, e
accecandole per 1d3 round (1d6 round nel caso di non morti). Tutte le
vittime hanno la possibilità di effettuare un tiro-salvezza contro
incantesimi, e se lo superano dimezzano i danni subiti e non
vengono accecate. Il DM dovrebbe usare le regole relative alla
dispersione dei proiettili che si trovano nel Manuale del Dungeon
Master per determinare il punto in cui finisce la gemma. |
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La componente materiale è un topazio del valore minimo di 500 mo. |