Descrizione: |
Il sacerdote che lancia questo incantesimo costringe una
creatura ad obbedire ad una particolare legge. Il sacerdote può
scegliere qualsiasi legge valida nella zona in cui lui e la creatura si
trovano in quel momento. |
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Così, se una citta non ha leggi sull'omicidio, il sacerdote non
è in grado di ordinare ad una persona di non uccidere. |
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La vittima dell'incantesimo è costretta ad obbedire, come
meglio può, a quanto sancito dalla legge. Così, se ad una vittima
fosse comandato di non commetere omicidi, essa potrebbe
decidere di allontanarsi da quella zona il più possibile pur di
evitare di uccidere qualcuno. |
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Poiché l'essenza di questo incantesimo è legata
all'interpretazione legale (non morale), i personaggi possono escogitare dei
sistemi che gli consentano di aggirare la lettera della legge nei casi
specifici oppure di ignorare la stessa legge se dovessero esserci
delle circostanze attenuanti. |
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Quando lancia l'incantesimo, il sacerdote deve parlare ad alta
voce pronunciando la legge davanti alla vittima in modo tale che
questa possa sentirla. La vittima ha la possibilità di effettuare un
tiro-salvezza per evitare l'effetto. Se fallisce il tiro, non violerà mai
volontariamente la legge stabilita fintanto che l'incantesimo è in effetto. |
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L'incantesimo può essere annullato con Dissolvi magie. |
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La vittima di questo incantesimo non percepisce mai niente
di sbagliato nell'obbedire alla legge, e quindi non si accorge di
essere soggetta agli effetti di una magia. |