Trappola

(Incantesimo da sacerdote di terzo livello, Incantamento/Charme)

Snare


Sfera: Vegetale
Raggio d'azione: Tocco
Componenti: V, S, M
Durata: Finché non viene attivata
Tempo di lancio: 3 round
Area d'effetto: Diametro di 60cm + 5 cm per livello
Tiro-salvezza: Nessuno

Descrizione:

Questo incantesimo permette al sacerdote di allestire una trappola che è quasi impossibile da individuare (90% di probabilità di non essere scoperta) senza l'aiuto della magia. La Trappola può essere ottenuta con un laccio, una corda o un qualsiasi rampicante. Quando riceve l'incantesimo, l'oggetto si fonde con ciò che lo circonda e una sua estremità forma un cappio che si stringe attorno alla vittima che entra nei cerchio (in questo modo è possibile strozzare un verme gigante o un serpente).
Se nei paraggi c'è un albero robusto e flessibile, il cappio si può legare ad esso. Quando viene azionata la trappola, l'albero si piega e poi si raddrizza, infliggendo 1d6 danni alla vittima e sollevandola da terra per l'arto imprigionato (o strangolandola, se è entrata nei cappio con la testa). Se non c'è una pianta di questo tipo, il laccio si avvolge attorno alla preda senza lerirla, ma tenendola immobile. Sott'acqua, la corda si avvolge attorno al punto di ancoraggio. La trappola è magica e nella prima ora può essere spezzata solo da un gigante delle nuvole o da una creatura ancor più forte (Forza 23). La magia si affievolisce ad ogni ora che passa e rompere il laccio diventa più facile: dopo due ore sarà sufficiente Forza 22, dopo tre Forza 21, dopo quattro Forza 20 ecc.. Quando sono trascorse sei ore, la trappola si spacca anche con Forza 18, mentre dopo dodici ore il materiale di cui è fatto il lacciolo perde ogni proprieta magica e il cappio si apre, liberando l'eventuale preda. La trappola si può tagliare con armi magiche o con un'arma da taglio maneggiata da qualcuno che abbia un bonus al tiro per colpire di almeno +2 (grazie alla sua Forza, ad esempio).
Le componenti materiali sono pelle di serpente e un tendine di un animale robusto, da intrecciare assieme al laccio con cui si fa la trappola. Occorre anche il simbolo sacro.