Descrizione: |
L'incantesimo permette di creare il clone di un umano, di un
semiumano o di un umanoide. Il clone è l'esatto duplicato dell'originale,
compresi i ricordi e i livelli di esperienza. |
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L'originale e il duplicato sono a tutti gli effetti la stessa persona: se
convivono nello stesso Piano, ognuno sa dell'esistenza dell'altro.
Entrambi ritengono insopportabile la presenza di un simile alter-ego,
quindi vorranno tenersi il più lontano possibile da esso. Se nessuno
riesce a eliminare l'altro, uno dei due impazzisce e si uccide (c'è il 90% di
probabilità che sia il clone), oppure entrambi impazziscono e si
autodistuggono (2% di probabilità). Questi eventi si verificano quasi sempre
nella prima settimana di esistenza del doppio. |
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Ricordate che il clone corrisponde alla persona nel momento in cui è
stata prelevata la carne per lanciare l'incantesimo: le esperienze e le
conoscenze acquisite successivameme dall'individuo gli sono del tutto ignare.
Non è possibile, inoltre, duplicare le proprietà e l'equipaggiamento
dell'originale. Siccome il clone impiega 2d4 mesi per crescere, soltanto da quel
momento si può parlare di doppia esistenza. Il clone ha un punto di
Costituzione in meno dell'originale. Se la Costituzione risulta pari a 0, la
clonazione si considera fallita. |
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La componente materiale è un brandello di carne della persona da
duplicare. |
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Il DM può, se lo desidera, aggiungere altre condizioni per il
successo del tentativo. Può richiedere, ad esempio, che nel campione
prelevato rimanga qualche traccia di vita, oppure che si debba seguire una
speciale procedura di conservazione della carne e così via. |