Descrizione: |
Quando lo stregone lancia l'incantesimo Sonno su una o più creature, queste sprofondano
in uno stato comatoso (sono esclusi i non morti ed altre creature specificatamente immuni). Le vittime devono
trovarsi a meno di 9 m di distanza l'una dall'altra. Il numero di creature colpite dipende dai loro dadi-vita
o dal loro livello, poiché l'incantesimo agisce su un totale di 2d4 dadi-vita. I mostri dotati di 4 + 3
dadi-vita (4 dadi vita + 3 punti-ferita) o superiori sono immuni. Il centro dell'area d'effetto è
determinato dallo stregone. Vengono colpite per prime le creature con meno dadi-vita; gli effetti parziali
devono essere ignorati. |
|
Ad esempio, uno stregone lancia l'incantesimo Sonno su tre coboldi, due gnoll e un orco. Tirando
2d4 ottiene 4: vengono coinvolti tutti i coboldi e uno gnoll (1/2 + 1/2 + 1/2 + 2 = 3 1/2 dadi-vita). Il
resto non è sufficiente a colpire l'altro gnoll o l'orco. |
|
I rumori normali non destano le vittime, che si sveglieranno solo se schiaffeggiate o ferite. Occorre un
intero round per scuotersi dal torpore. Gli avversari addormentati dall'incantesimo possono essere attaccati
con un bonus (vedi Capitolo 9, "Modificatori al tiro per colpire"). |
|
La componente materiale dell'incantesimo è costituita da alcuni petali di rosa o da una presa di
sabbia fine, oppure da un grillo vivente. |