Descrizione: |
Questo incantesimo trasforma un liquido in un altro di uguale
quantità. Il liquido ottenuto (acqua, vino, sangue, olio, sidro ecc) non può essere
magico. Perché l'incantesimo abbia effetto, lo stregone deve toccare il liquido (e non semplicemente
il suo contenitore). |
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Il liquido di tipo magico (come le pozioni) devono superare un tiro-salvezza
contro disintegrazione con un bonus di +3 per evitare la trasformazione; inoltre non è possibile
trasformare un liquido magico in un altro tipo di liquido magico. L'incantesimo agisce
su veleni rendendoli innocui, ma non ha effetto su quelli che sono già entrati in circolo. |
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La magia non funziona sulle creature viventi, a meno che non si tratti
di creature del Piano Elementale dell'Acqua; queste ultime hanno comunque la possibilità
di effettuare un tiro-salvezza contro incantesimi. Se falliscono il tiro subiscono 1d4 danni per livello
dello stregone, mentre se il tiro riesce, dimezzano il danno. È possibile colpire
con l'incantesimo solo una creatura per volta, a prescindere dalla sua taglia. |
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La componente materiale dell'incantesimo è una goccia del liquido che
si intende creare, che deve essere bevuta dallo stregone. Creare veleni impiegando questo incantesimo
è, perciò, particolarmente rischioso. |